17 giu 2012

Scaffale immaginario per una comunità immaginaria

Tentativi di avvicinamento ai giovani adulti in biblioteca



Alcune proposte e indicazioni a partire dalla consapevolezza che è difficile coinvolgere i giovani adulti nelle attività e nella vita delle biblioteche pubbliche ma che forse è...possibile!
E' difficile coinvolgere i giovani adulti, la maggior parte dei ragazzi ha già posti di ritrovo ben definiti, metodi autonomi di condivisione di musica, dvd e libri, e la biblioteca non rientra nei loro tragitti come "piazza" di socialità e il prestito non è abitudine così diffusa come lo è per la fascia di età immediatamente più bassa, i ragazzi fino a 10 anni.
 I giovani adulti sono una categoria tutta speciale: non son bambini - se ne tengono ben lontani -, nè adulti da cui si tengono altrettanto lontani. 
Non si può loro consigliare cosa leggere o cosa fare in biblioteca, perché sanno benissimo cosa vogliono, cosa piace loro, cosa vorrebbero da una biblioteca pubblica. 

Ma chi sono?

Secondo basilari consigli di intervento, dalle più varie e avanzate esperienze europee viene raccomandato di rivolgersi ai pochi ragazzi che transitano nelle biblioteche come a dei veri e propri "esperti" della loro categoria, categoria che è, per adulti e operatori, così sfuggente. Un questionario orientativo a proposito dell'uso che viene fatto della biblioteca, delle abitudini di lettura e di prestito e sulle aspirazioni riguardo al miglioramento del servizio bibliotecario può essere di grande aiuto per raccogliere qualche traccia di questa comunità immaginaria dai confini incerti, che conta tra le sue fila appassionati di heavy metal, mangiatori di fumetti e graphic novel, ragazzi che hanno domande che non vorrebbero porre a un adulto...
Dunque, un bibliotecario o un operatore che volesse accostarsi a questa fascia di utenza potrebbe produrre un questionario orientativo e conoscitivo. Cogliere inoltre l'occasione per prendere contatto con i ragazzi chiedendo un recapito per ricevere informazioni riguardo a attività specifiche. 
Dal questionario l'operatore otterrà degli spunti sull'organizzazione dello spazio, su libri, riviste o multimediale da acquistare e idee su attività da svolgere in biblioteca. 
Una recente esperienza di questionario per ragazzi è stata compiuta dai tirocinanti pica "La scuola va in biblioteca".

Forniamo qui alcuni strumenti utili rispettivamente riguardo a indicazioni bibliografiche (Uno scaffale immaginario) e metodi di comunicazione web 2.0, e promettiamo un altro post su alcune proposte di attività (Vita in biblioteca) rivolte a questa fascia specifica di utenza, i giovani adulti.


Uno scaffale immaginario
In questa varietà di gusti dei ragazzi ci sono richieste ben precise di lettura: c'è chi sta cercando l'ultimo volume di una saga fantasy (fondamentale per un bibliotecario è dunque stare al passo con i tempi), c'è chi vuole un libro che spieghi i cambiamenti del corpo, chi cerca uno spartito per chitarra da suonare col gruppo, chi cerca la graphic novel di quel poliziesco di cui aveva sentito parlare...
Intercettare queste predilezioni, richieste, desideri è qualcosa di molto arduo, ci sono strumenti di orientamento senza dubbio validi (per esempio la bibliografia per medie e superiori curata da Hamelin, Agata e la Pietra nera. Il difficile sentiero dell'educazione sentimentale) e anche le case editrici italiane hanno rivolto una particolare attenzione a questo target di mercato inaugurando collane specifiche o incrementando collane storiche di racconti per ragazzi come "frontiere", una collana per adolescenti e preadolescenti delle Edizioni EL che propone autori come "il bandito" Massimo Carlotto, la trasgressiva Simona Vinci, Brigitte Smadja, Aidan Chambers.
Attenzione al panorama per giovani adulti è stata rivolta dal Premio Andersen, che ha scelto di votare come miglior collana di narrativa del 2012 "Extra" della Giunti, curata da Maria Chiara Bettazzi. Troviamo tra gli autori che compongono i titoli di questa collana L.Lowry, A. Chambers, M-A Murail, J. Sonnenblick, M. L'Engle e gli italiani Guido Sgardoli, Giorgio di Vita e Angela Nanetti. Due premi inoltre sono stati dedicati a questa fascia d'età: miglior libro +12 (S. Dowd, Il mistero di London Eye, Uovonero edizioni) e miglior libro +15 (A. Ferrara, Ero cattivo, Edizioni San Paolo).
Nel panorama editoriale italiano sembra ormai accettato che vengano scritti, illustrati e pubblicati albi anche per giovani adulti, non solo per bambini.

Per raccogliere l'esito delle riflessioni e indagini riguardo questa fascia di utenza, i tirocinanti del progetto Pica "La biblioteca? Mi piace!" hanno creato uno scaffale virtuale, che al momento racchiude circa duecento titoli ma che speriamo venga incrementato, chiamato "Biblioyoung" sul social network dei libri Anobii. Troverete alcuni classici, ma anche i "libri spazzatura", i noir e i romanzi rosa, Carolina Invernizio e il sociologo Emilio Quadrelli, la giovane fumettista Giulia Sagramola e Jules Verne...direte: "Cosa c'entrano l'uno con l'altro???" E in effetti: è una selezione molto orientativa e stringata, che raccoglie suggestioni e che si è incrementata anche sbirciando negli scaffali virtuali dei "vicini", ovvero gli altri utenti con gusti simili
Invitiamo chiunque desidera orientarsi tra i magmatici libri per giovani adulti o pensare a un rinnovo dello scaffale adolescenti o semplicemente promuovere il proprio patrimonio bibliotecario a consultare lo scaffale Anobii Biblioyoung. E per fornire un ulteriore strumento agli operatori del settore, è stato prodotto un manuale d'uso di Anobii per bibliotecari, scaricabile alla pagina: bibliomipiace.altervista.org al fine di invitare ogni biblioteca a usare questo strumento di condivisione e promozione. Anobii è inoltre in contatto con gli altri social network, Facebook e Twitter.

I ragazzi del progetto "La biblioteca? Mi piace!" hanno presentato i manuali prodotti in seguito all'esperienza di tirocinio nella promozione attraverso gli strumenti web 2.0 a un gruppo di bibliotecari che gestiscono le pagine web delle Biblioteche di Roma. Anche per continuare a dialogare con questi bibliotecari che si son dimostrati così concordi con i tirocinanti sull'utilità e l'importanza del cercare di essere più coinvolgenti e "attraenti" verso questo fascia di utenza così particolare, forniamo qui un estratto dell'intervento sull'uso che una biblioteca può fare di uno scaffale virtuale, immaginario, continuo specchio e confronto con una comunità di lettori virtuali ma non per questo meno reali. 

Con l'intento di individuare letture piacevoli e accattivanti per una fascia d'età giovanile (a partire dagli 11-12 anni) abbiamo creato, nell'ambito nel progetto Pica "La biblioteca? Mi piace!", uno scaffale virtuale che raccoglie, come fosse una sezione dedicata della biblioteca, una rosa di titoli per orientare e coinvolgere i giovani adulti nella lettura e nel prestito bibliotecario, fornendo indicazioni utili anche per effettuare operazioni di prenotazione, prestito interbibliotecario e interrogazione del catalogo da casa.
Forse vi chiederete perché abbiamo sentito l'esigenza di accostare ai già esistenti scaffali in carne e ossa, categorizzati come ADO all'interno del circuito bibliotecario romano, uno scaffale virtuale.
Siamo partiti in primo luogo da un'analisi del patrimonio bibliotecario, ne abbiamo individuato alcune carenze, e cercando di captare abitudini e predilezioni dei giovani utenti abbiamo provato a costruire un repertorio di titoli per invogliare il prestito, la consultazione e il piacere di leggere pensando a una fascia d'età chiamata adolescenza, preadolescenza, gioventù...  
Chiacchierando con giovani adulti che passano per la biblioteca, osservandoli, e soprattutto ricordando cosa piaceva a noi qualche anno fa, abbiamo costruito questo scaffale virtuale, BIBLIOYOUNG, dedicato ai giovani adulti.
La categoria “Ado” è senza dubbio la più difficile da raggiungere nella quotidianità delle biblioteche. Categoria di utenza anomala, sfuggente sin dalla definizione della fascia d'età, difficilmente si riesce a individuare e si fa fatica a coinvolgere. In un convegno in cui sono stati coinvolti molti bibliotecari romani e europei, una bibliotecaria inglese diceva: “We have to be sexy” proprio per indicare l'aspirazione che ogni biblioteca dovrebbe avere, quella di cercar di essere accattivanti e attraenti agli occhi esigenti dei giovani adulti.
La creazione dello scaffale ADO è stata frutto di lunghi dibattiti tra i bibliotecari, finché è diventata una sezione presente in tutte le biblioteche, che racchiude titoli eterogenei tra loro. Troviamo letture leggere e di svago, altre più complesse, altre ancora presenti perché hanno ragazzi per protagonisti.
Proprio guardando questa sezione, sfogliando i titoli che la compongono in molte biblioteche, ci siamo resi conto che l'eterogenità delle proposte era dovuta anche a una certa perplessità. “ADO” o young adult non è di fatto un genere letterario. 
Ci siamo inoltre accorti, osservando l'utenza dello scaffale, che i prestiti non vengono normalmente effettuati in base a predilezioni o colpi di fulmine ma piuttosto in base a proposte di letture scolastiche o ancor peggio compiti delle vacanze e ricerche. 
Manca allo scaffale ADO quel qualcosa in più che faccia sì che quei libri vengano poi veramente scelti dai ragazzi, in maniera guidata o autonoma. 
È vero che c'è una fascia d'età che difficilmente entra in biblioteca, bambini e studenti universitari passano con frequenza per la biblioteca, perché ci sono attività specifiche a loro dedicate o per necessità di studio. Per quanto riguarda la fascia che scolasticamente va dal ciclo delle medie e poi superiori, si registra una quasi completa assenza. Bisognerebbe quindi cercare di intercettare maggiormente questa importante fascia d'utenza, con attività specifiche e un'offerta di catalogo ampia e accattivante. In primo luogo sarebbe dunque interpellare questi ragazzi, cercare di intercettare le loro esigenze, predilezioni, passioni. Scoprire se leggono, che libri, che riviste sfogliano, che film e serie guardano, che musica ascoltano...
Il web costituisce un'importante mezzo per cercare di lavorare in questa direzione e un social network come anobii, sebbene non perfetto, costituisce una buona occasione per promuovere i libri del proprio patrimonio, invitare gli utenti a commentare su quella piattaforma i libri letti, fornire consigli di acquisto, dialogare insomma attivamente col bibliotecario...a proposito di libri!
Per quanto riguarda la pagina Biblioyoung, abbiamo catogorizzato i libri per ambiti di interesse, legando tra loro anche libri non appartenenti allo stesso genere, nella speranza che chi ama un libro di quella categoria, detta "etichetta" o "tag", vada a cercar nelle biblioteche tutti gli altri libri!

I tag che abbiamo utilizzato sono: My so-called life, Rifugi Oscuri, La macchina del tempo, black&pink!, Giallo e Nero, Altri mondi, Chiodi Fissi, La testa tra le nuvole, Non aprite quella porta, Distopie, La grande prova, lol, Revolution NOW!, vincitori edizioni Xanadu. 

Gestire una pagina Anobii non è difficile come vedrete dal manuale d'uso, quindi...buon lavoro!

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