23 lug 2012

pioggia d'estate

Un consiglio di lettura per l'estate, magari per un giorno di pioggia come oggi: Gianni Rodari, Grammatica della Fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie, Einaudi 1980. 

«A chi crede nella necessità che l'immaginazione abbia il suo posto nell'educazione; a chi ha fiducia nella creatività infantile; a chi sa quale valore di liberazione possa avere la parola. "Tutti gli usi della parola a tutti" [...] Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo».

Queste parole chiudono l'Antefatto in cui Rodari racconta la genesi di Grammatica della Fantasia: le conversazioni di Reggio Emilia sul tema Incontri con la Fantasticaespressione presa a prestito da un frammento di Novalis, rivisitata passando per le sperimentazioni surrealiste, subito tradotta in pratica di lavoro con bambini e ragazzi nelle scuole e infine, appunto nel ciclo di Incontri, messa al vaglio d'un «ragionare lungo e sistematico, con il controllo costante della discussione e della sperimentazione, non solo sulla funzione dell'immaginazione e sulle tecniche per stimolarla, ma sul modo di comunicare a tutti quelle tecniche, per esempio farne uno strumento per l'educazione linguistica (ma non soltanto...) dei bambini».

La parola «ciao», Il binomio fantastico, Che cosa succederebbe se..., Il nonno di Lenin, A sbagliar le storie, Le fiabe popolari come materia prima, Analisi della Befana, Il giocattolo come personaggio, Immaginazione creatività scuola, L'indovinello come forma del conoscere, Un verbo per giocare: alcuni dei titoli dei 45 capitoletti che costituiscono il libro...

A noi non resta che augurarvi buona lettura, assicurandovi che questo è uno dei quei libri in grado di dare origine a profondi cambi di prospettiva.

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